“Lenzuola d’Arte” al via oggi ad Eboli la III edizione della collettiva artistica nel borgo antico che avrà tappe anche ad Ispani e Paestum. Saranno 50 le opere esposte

 

 

Parte oggi “Lenzuola d’Arte”, la collettiva artistica che fino al prossimo al 21 settembre avrà come scenario via Scalelle, il Museo Archeologico Nazionale di Eboli e alcuni scorci del borgo antico, in zona pedonale. Colori, tecniche, installazioni: la kermesse artistica organizzata e ideata dall’omonima associazione “Lenzuola d’Arte”, con Gerardo Bisogni ed Enrico Visconti, per questa terza edizione ha adottato la formula del TOUR e da Eboli e dalla Piana del Sele si è già mossa verso il Next – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio a Capaccio Paestum (in allestimento fino al 21 settembre) e dal prossimo mese di luglio arriverà nuovamente ad Ispani, una delle perle del Golfo di Policastro.

 

 

 

In ognuna delle tappe saranno esposte oltre 50 lenzuola uniche ed originali. Una idea, quella del tour, che nasce dall’esigenza di mettere in mostra tutte le opere d’arte che hanno partecipato alla collettiva restituendo ad ognuna il giusto tributo. Un tour di capolavori e storie, geometrie e colori. Le opere, di elevato spessore artistico, sono frutto dell’ingegno e dell’estro di artisti provenienti da ogni parte d’Italia e tantissime sono le opere che arrivano a Eboli anche da molti paesi stranieri: Spagna, Romania, Perù, Argentina, da Columbia, Messico, Brasile, per citarne alcuni. Oggi, venerdì 21 giugno alle ore 19.30, in piazza Cosimo Vestuti – Eboli borgo antico, cerimonia del taglio del nastro, insieme a Gerardo Bisogni e a Enrico Visconti, sarà presente il critico d’arte Antonella Nigro, il Sindaco di Eboli Mario Conte, il consigliere provinciale delegato dal Presidente Franco Alfieri, Filomena Rosamilia.

 

«Lenzuola d’Arte è una grande installazione a cielo aperto, dove la pluralità dei contenuti e degli stili pittorici, valorizzano un ambiente già di suo ricco di storia e fascino, ponendosi in dialogo anche con doni e capricci atmosferici che, tra delicate luci mattutine e soffusi bagliori dell’imbrunire, tra brezze leggere e venti bizzosi, sapranno ulteriormente impreziosire questi atipici teleri, inventando inattese cromie e scolpendo forme nuove e sempre nascenti nel vento».