Ogni anno, nella seconda settimana di luglio, la Chiesa Cattolica celebra in tutto il mondo la “Domenica del Mare” e sarà il 13 luglio anche a Salerno, nella Chiesa di Sant’Anna al Porto, con inizio alle 19.30. Un appuntamento speciale dedicato al mondo del mare e a chi lo vive ogni giorno come elemento imprescindibile della propria vita. Ponti fra paesi, profeti di pace – si legge nel manifesto del Giubileo 2025 – il mare lega tutte le terre, le invita a guardare l’orizzonte infinito, a sentire che l’unità può prevalere sempre sul conflitto. Il momento centrale della serata sarà la celebrazione della Santa Messa, presieduta da S.E. Mons. Andrea Bellandi, Arcivescovo di Salerno, Campagna e Acerno, in un contesto di raccoglimento e spiritualità rivolto alla comunità marittima cittadina. A seguire, sul sagrato della chiesa, spazio anche a un momento conviviale e di intrattenimento con il coinvolgente trio della compagnia di musica popolare “Picarielli”, accompagnato da un rinfresco offerto da Inner Wheel Club di Salerno per chi lo vorrà.
L’iniziativa è organizzata da Stella Maris Salerno, dalla Cappellania del Porto di Salerno con il patrocinio del Comune di Salerno , dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale e della Fondazione della Comunità Salernitana, con il sostegno di Inner Wheel Club Salerno. L’evento rappresenta un’importante occasione per valorizzare la cultura del mare, promuovere la solidarietà verso i lavoratori del porto i marittimi e i pescatori e rafforzare il legame tra la città e il suo scalo. Per la giornata speciale, il Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Cardinale Michael Czerny SJ, ha inviato un messaggio ai cappellani e a tutti i volontari impegnati nella pastorale del mare chiedendo di essere “profeti di pace”. Così ha incoraggiato: “Chiedo alle comunità ecclesiali, in particolare alle Diocesi con territorio marittimo, fluviale o lacustre, di sviluppare l’attenzione al mare come ambiente fisico e spirituale che chiama a conversione”. Inoltre, il Card. Czerny ha ricordato il motto del Giubileo 2025 incentrato sulla speranza e ha proseguito: “Vogliamo riconoscere i marittimi come pellegrini di speranza. Che lo siano o meno consapevolmente, infatti, essi incarnano il desiderio di ogni essere umano, di qualunque popolo o fede religiosa, di vivere una vita degna, attraverso il lavoro, lo scambio, gli incontri”.