Al via in Umbria la prima edizione del G7 Inclusione e Disabilità. Alla giornata inaugurale tra le varie associazioni, giunte ad Assisi per presentare i loro progetti e le loro attività, anche il Forno di Vincenzo di Eboli

“Iniziamo un percorso per rimettere al centro delle agende di tutti i Paesi i temi dell’inclusione e della disabilità, rafforzare gli 
sforzi di ogni Paese per l’accessibilità universale e garantire ad ogni persona la piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica”. Ha così presentato il G7 Inclusione e Disabilità, il primo della storia ad occuparsi di queste tematiche, Alessandra Locatelli, Ministro per la disabilità, in corso da oggi, 14 ottobre, fino a mercoledì 16.

La tre giorni prevede la giornata inaugurale, oggi, ad Assisi e le altre due presso il Castello di Solfagnano, piccolo borgo vicino Perugia.

E proprio da qui vedrà poi la luce, e ne prenderà anche il nome, l’attesa “Carta di Solfagnano”, ovvero la dichiarazione finale che rappresenterà gli impegni dei ministri e dei Paesi partecipanti al G7, ispirati dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, e che giovedì verrà poi consegnata a papa Francesco da una delegazione dei ministri partecipanti.  Il documento verrà stilato nei particolari dai 160 delegati riuniti per analizzare le priorità già individuate dai Paesi G7 e che riguardano nello specifico sei macro-argomenti, estremamente importanti: l’inclusione come priorità dell’agenda di tutti i Paesi; accessibilità universale e prevenzione e gestione delle emergenze; vita indipendente e inclusione lavorativa; il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica; intelligenza artificiale; sport e servizi per tutti.

La giornata inaugurale odierna di Assisi ha visto l’accoglienza delle delegazioni con il rituale degli inni nazionali dei Paesi coinvolti, ovvero quelli del G7, dell’Unione Europea, del G7+UE e dei Paesi dell’outreach (Tunisia, Kenya, Sud Africa, Vietnam) suonati da tre band, con 80 musicisti di cui 50 con disabilità. Davanti alla suggestiva cornice della Basilica di San Francesco, sono stati disposti, inoltre, dei “truck food” provenienti da tutta Italia in cui lavorano ragazzi con autismo e altre disabilità, e lungo la via principale di Assisi stands di circa cento associazioni, per presentare i loro progetti e le loro attività. Tra queste ultime Il Forno di Vincenzo di Eboli, forno sociale di comunità, modello di protagonismo attivo e autodeterminazione delle persone con disabilità che ha per protagonista Vincenzo, un giovane con disabilità intellettiva, ma che sa sfornare «un pane buono, sano, etico e ricco di significato».