Con la tradizionale cerimonia dell’Alzata del Panno, la Chiesa salernitana ha dato ufficialmente avvio al
cammino di preparazione verso la festa di San Matteo Apostolo, patrono della città, che sarà celebrata il
prossimo 21 settembre.
Nel suo intervento, l’Arcivescovo Andrea Bellandi ha raccolto e rilanciato l’appello di Papa Leone, che nei giorni scorsi ha invitato i fedeli a pregare “perché vadano a buon fine gli sforzi per far cessare le guerre e promuovere la pace, mettendo sempre al primo posto il bene comune dei popoli. Anche noi ci uniamo, in questo momento tradizionale dell’alzata del panno di San Matteo – e continueremo nelle prossime settimane – a questa intensa richiesta di preghiera del Santo Padre”.
Mons. Bellandi ha richiamato le drammatiche ferite dei conflitti internazionali – dalla guerra in Ucraina alla crisi in Medio Oriente – ma ha anche denunciato le forme di violenza più vicine alla vita quotidiana: «Nelle nostre case e nei nostri quartieri – ha sottolineato – si annidano talora covi di violenza che colpiscono i più fragili: donne, poveri, emarginati, immigrati. Ogni atto contro la dignità della persona è sempre un atto contro Dio».
L’Arcivescovo ha quindi ricordato le parole del Vangelo: “Beati i misericordiosi… Beati gli operatori di pace”, invitando la comunità salernitana a diventare “testimoni di misericordia e artigiani di pace”, capaci di diffondere una cultura dell’accoglienza e della cura reciproca.
Sul piano organizzativo, Bellandi ha anticipato che la solenne celebrazione pontificale del 21 settembre sarà presieduta dal Cardinale Angelo De Donatis, già Vicario generale di Papa Francesco per la diocesi di Roma e attuale Penitenziere maggiore. Considerata la coincidenza della festa con la domenica, i parroci di Salerno sono stati invitati a concelebrare in Cattedrale: per questo motivo potranno sospendere le messe parrocchiali nell’orario della celebrazione solenne, salvo reperire sacerdoti sostituti.
Con l’Alzata del Panno prende così avvio un mese di preparazione spirituale e comunitaria che, come tradizione, culminerà nella festa del Santo Patrono, cuore religioso e identitario della città.