GIORNATA DISTURBI ALIMENTARI. PALAZZO DI CITTA’ A SALERNO SI ILLUMINA DI LILLA

Ieri, venerdì 14 marzo, a Salerno, il Palazzo di Città, come è avvenuto per i monumenti di tante città italiane, si è illuminato di lilla in 
occasione della Giornata nazionale di sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare, conosciuta anche come Giornata del Fiocchetto Lilla, che si celebra oggi.

L’iniziativa è stata promossa dalla vicesindaca del Comune di Salerno, Paky Memoli, sostenendo la campagna portata avanti dalle associazioni Consult@noi odv, dal Coordinamento nazionale disturbi alimentari e in particolare accogliendo la richiesta dell’associazione La Fenice Lazio.

I disturbi alimentari non riguardano solo l’alimentazione, ma sono anche legati a difficoltà psicologiche complesse. Essi riflettono un profondo disagio psicologico soprattutto durante l’adolescenza. Esperienze come perdite affettive, abbandoni, abusi o traumi possono influenzare il rapporto con il cibo, trasformandolo in un mezzo per esprimere sofferenza e paure interiori. Questi disturbi possono essere aggravati da una società che enfatizza un ideale di magrezza estrema e spinge molte persone a conformarsi a tali standard per ottenere accettazione sociale. Questo problema è particolarmente diffuso tra chi soffre di anoressia, bulimia e altri disturbi alimentari.

Ma c’è da dire che negli ultimi anni, sono stati fatti notevoli progressi nella lotta contro questi disturbi, sia sul fronte della prevenzione che del trattamento. Secondo i dati più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità, aggiornati al 2024, in Italia lavorano 1.588 professionisti nei centri dedicati ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione che offrono un approccio globale al problema, dalla diagnosi precoce, di vitale importanza per un intervento curativo efficace, alla terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che aiuta i pazienti a riconoscere e modificare i pensieri sbagliati legati al cibo e all’immagine corporea, alla terapia familiare, particolarmente utile per i giovani, non trascurando il supporto nutrizionale che aiuta i pazienti a ristabilire una relazione sana con il cibo.

Questa giornata è, quindi, non solo l’occasione per ricordare e sensibilizzare sull’importanza della lotta ai Disturbi del Comportamento Alimentare, ma anche un’opportunità per evidenziare i progressi raggiunti nella prevenzione, nella diagnosi precoce e nelle cure. Negli ultimi anni, la crescente consapevolezza pubblica, il miglioramento delle terapie e il supporto delle istituzioni hanno portato a risultati incoraggianti. I progressi fatti offrono speranza. Oggi è possibile affrontare e superare queste problematiche con maggior successo.

“Ritengo sia importante – ha sottolineato la Vicesindaca Paky Memoli – promuovere quanto più possibile iniziative di conoscenza dei disturbi alimentari al fine di recepire precocemente i segnali della malattia, in quanto un basso livello di conoscenza può determinare all’interno della famiglia sofferenze emotive. Tutti dobbiamo contribuire a questo processo di conoscenza e dare supporto alle famiglie, trasferendo loro convinzioni positive sulla malattia. Dobbiamo fare in modo con il nostro sostegno, che la famiglia coinvolta in questo problema clinico abbia un atteggiamento aperto e non colpevolizzante nei confronti di un figlio che manifesta la malattia. Le istituzioni devono essere presenti in questo percorso”.