Memorie in movimento conferma l’adesione al Comitato promotore per il referendum popolare di Maiori contro la costruzione della galleria tra Maiori e Minori e l’istituzione di un depuratore consortile

Lo scorso 27 agosto l’associazione Memoria in Movimento rese noto la propria decisione di aderire al Comitato promotore per il referendum popolare di Maiori che si batte, ai sensi dello statuto e relativo regolamento

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attuativo del comune, di indire un referendum per abrogare una serie di delibere che consentono due opere, la costruzione della galleria tra Maiori e Minori e l’istituzione di un depuratore consortile, “illogiche, dannose all’ambiente e all’economia dell’intera costiera amalfitana, rispondenti a vecchie logiche che produrranno solo sprechi di risorse economiche pubbliche che potrebbero essere utilizzate per scopi e fini pubblici più efficienti”. E ancora, nel nostro richiamato comunicato stampa, dichiarammo “La nostra adesione al Comitato promotore per il referendum popolare Ë anche un segno di solidarietà.
Continua la battaglia delle e supporto alla battaglia e alle proposte portate avanti da vari gruppi che difendono la Costiera Amalfitana, tra cui il “Comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana”…. questi gruppi non si limitano a una semplice opposizione locale a specifici progetti, ma coniugano dati tecnici e proposte concrete per proteggere l’economia e l’ambiente … meritoriamente sanno coniugare la contrarietà a opere che deturpano economia e territorio con progetti tecnici alternativi sottolineando al contempo, con uno sguardo d’insieme all’intera costiera amalfitana, l’esigenza di mettere in campo forme di democrazia “dal basso” della cittadinanza.”
Dopo il consiglio comunale di Maiori dello scorso 26 settembre, in cui il sindaco Antonio Capone, ha respinto formalmente la richiesta del Comitato Promotore del Referendum Popolare, nonostante la decisione non fosse di competenza del Consiglio Comunale ma di una specifica commissione, mai costituita, nonostante le disposizioni del regolamento comunale lo imponessero, la decisione di aderire al Comitato promotore per il referendum si è rafforzata.
“Certamente la popolazione di Maiori e il Comitato promotore per il referendum popolare risponderà anche con atti formali e di “mobilitazione”. Qualunque cosa e metodo decideranno – si legge in una nota stampa diffusa dall’associazione – avranno il nostro incondizionato sostegno. Siamo certi anche che i deputati e le altre forze sociali e politiche che in modi diversificati si sono rivolti o hanno coinvolto la Prefettura e il Ministero degli Interni continueranno nella loro attività. La democrazia e il rispetto delle norme, anche quelle comunali, devono essere la stella polare a cui fare riferimento specie per chi amministra e fa politica. Questa battaglia può essere vinta e sarà vinta”.