Un palco che si è trasformato in specchio della vita, dove gesti semplici e volti quotidiani hanno raccontato storie straordinarie. C’è l’operatore ecologico, simbolo di un lavoro umile ma capace di cambiare il mondo. C’è la madre, con i suoi “superpoteri” di dedizione e forza. E poi la vita delle stazioni, il ruolo del facilitatore sociale, la danza di una persona in carrozzina che, sfidando ogni limite, celebra la libertà come atto d’amore.